È stata l’occasione per rivedere in azione tanti atleti e atlete della Roma83 in una bella gara che va assumendo sempre più il connotato del grande evento sportivo. Gli organizzatori hanno dovuto aumentare il numero massimo dei partecipanti andando ben oltre i 1500 previsti dal regolamento, viste le tantissime richieste di iscrizione arrivate loro ma bisogna riconoscere che non ci sono stati intasamenti pericolosi anche grazie al nuovo percorso fatto di strade più ampie e pianeggianti.
Certo, lo spazio che ha ospitato il ritrovo, il ristoro finale e le premiazioni è sempre lo stesso, un po’ troppo ristretto, ma la baraonda che si produce ha anche aspetti piacevoli, ci si incontra e ci si scontra ma si sta tutti insieme tanto che nei nostri gazebo si intrufolano anche atleti di varia provenienza. Poco prima della partenza in tanti sulla start line, hanno cantato l’Inno di Mameli: è stato emozionante e insieme divertente. Qualcuno ha commentato che bisognerebbe cantarlo sempre prima di una manifestazione pubblica, spontaneamente, perché oggi come non mai è fondamentale dimostrare a tante persone che hanno responsabilità istituzionali che la gran parte degli abitanti di questo bellissimo paese ha un forte e radicato spirito di appartenenza che non può e non deve essere denigrato. Roberto Quintavalle ha voluto che i nostri atleti posassero per una foto di gruppo con sullo sfondo uno striscione che ricorda a tutti dei referendum per il si all’acqua come bene comune. Lo abbiamo fatto in modo goliardico come si conviene a una bella foto di gruppo ma sapendo quale grande importanza si debba attribuire a questa iniziativa legata alla abrogazione delle norme che ne vorrebbero la privatizzazione. Non si tratta di avere una idea politica diversa da quella della maggioranza che governa, oltre un milione e mezzo di cittadini Italiani hanno firmato per ottenere di avere diritto di espressione su di una scelta tanto importante, ritenendo che l’idea che la gestione delle risorse idriche del nostro paese sia affidata a uno o più privati sia una sciagura e questi provengono dalle più diverse esperienze. Quello che preoccupa è l’idea di una vera e propria espropriazione di uno dei beni fondamentali alla vita e fa riflettere constatare che si è cercato in modo subdolo di allontanare i cittadini (i meno attenti e indifesi che sono purtroppo tanti) dal diritto di espressione popolare collocando la data del voto lontana e scorporata da quella delle amministrative. Chi lo ha deciso lo ha fatto in malafede ma è certo che tantissimi di noi andranno invece “di corsa” a votare. Due atleti del Kenia hanno deciso di tagliare insieme il traguardo e di dividersi soldi e applausi, visto che avevano fatto il vuoto alle loro spalle. Hanno realizzato un crono ben al di sotto dei 30 minuti che significa dare un grande connotato tecnico a qualsiasi diecimila. La nostra Roma 83 ha fatto come al solito la sua bella figura e il presidente del comitato organizzatore, Ranieri Carenza, ha voluto fare i propri complimenti al nostro presidente Roberto Montesi sia per i risultati individuali che per la gestione, semplice e familiare con la quale si riesce da tanti anni a stare sulla scena. Ha ricordato la nostra presenza in tutte le edizioni finora disputate considerandoci dei portafortuna. Lui da buon meridionale a queste cose ci crede davvero. Ultima considerazione: in contemporanea alla “Vola Ciampino” si è disputata la Stramilano Mezza Maratona che ha visto all’arrivo oltre cinquemila atleti. Grandi prestazioni cronometriche da parte degli Africani (in 5 sono scesi sotto i 61 minuti) ma bella prova anche del ragazzo delle Fiamme Gialle Andrea Lalli, il più promettente atleta Italiano insieme a Daniele Meucci, che ha corso in 1h 02’ 32’’ lasciandosi alle spalle un bel gruppetto di specialisti tra i quali il fortissimo maratoneta svizzero Viktor Rotlin uno che in passato ha dato seri problemi anche a un certo Stefano Baldini. E’ un piccolo ma importante segno di ripresa per il nostro movimento di vertice.