"Per tre anni ho sperato e lavorato tanto per alzarmi dalla carrozzina, ma non ho avuto successo. Avevo smesso di credere che un giorno sarei tornata a camminare con le mie gambe. Ora, invece, sogno tante cose, soprattutto desidero andare alle Olimpiadi a Rio de Janeiro nel 2016". A parlare così è Monique van der Vorst, atleta e campionessa paraolimpionica, due medaglie d'argento alle Paraolimpiadi di Pechino (2008) e il titolo ai campionati del mondo di triathlon per disabili alle Hawai, è tornata a camminare lo scorso novembre con le proprie gambe, dopo essere stata in carrozzina per circa 12 anni. Moniquie ha percorso i primi 5 km della ColleMar-athon a piedi, ha proseguito in bici per altri 36 km e poi di nuovo di corsa fino all’arrivo.
Oltre a Monique un altro atleta diversamente abile con infinita abnegazione correva sul percorso della ColleMar-athon, due atleti veramente straordinari.
Della maratona che dire… sono partito da Roma insieme ai miei compagni di avventura, Fulvio Mattielli e Guido Falciani, per correre sulle colline da Barchi a Fano, passando per paesini caratteristici come Mondavio, Orciano, San Giorgio, Piagge, Cerasa, San Costanzo, tutti a dir poco stupendi, ma preferisco non raccontarvi altro e pubblicare una lettera inviata all’organizzazione da Liliana Farronato dei Bancari Romani (lettera che condivido in tutti i particolari), con la quale ho avuto il piacere di percorrere insieme svariati km della ColleMar-athon.
...siamo stati accolti e ospitati come dei re. ... ogni particolare è stato curato per rendere questa maratona degna di essere rivissuta per quante volte sarà organizzata. ...partenza spettacolare e immensamente emozionante, al forte sparo della bombarda in un turbinio di coriandoloni luccicanti, rossi, bianchi e verdi dopo l'allegro passaggio della fanfara dei bersaglieri. ....ogni paesino attraversato ci ha atteso addobbato a festa con la gente ad applaudire. ....ai ristori c'era di tutto (coca-cola compresa) e quello che non era esposto, bastava chiederlo ("ma un pò di vino, non c'è?" ehi, tirate fuori il vino che il signore qui ne berrebbe un sorsino!!!!!) ....i km erano segnati da cartelli con sopra un grande palloncino bianco per renderli ben visibili da lontano. ....il percorso quasi interamente chiuso al traffico e, comunque, perfettamente presidiato da vigili o protezione civile. ..... per le vie del centro di Fano è stato transennato un corridoio per noi podisti così non abbiamo dovuto fare lo slalom tra i passanti che comunque, pur con un occhio alle vetrine, non sono rimasti indifferenti ma applaudivano e incoraggiavano. ....grandiosa medaglia all'arrivo rallegrato da un simpatico speaker. ....deposito borse perfettamente gestito da organizzatissimi militari che già da lontano leggevano il pettorale e cominciavano a cercare la tua borsa. ....tende spogliatoio con il parquet .... doccia calda con acqua abbondantissima. ....ristoro finale....doppio pasta-party gratuito bevande comprese in un capiente tendone dove c'era posto per tutti. ...ricco pacco gara con un vaso in ceramica dell'artigianato locale che adesso abbellisce uno dei miei tavoli-riunione. ... insomma da Barchi a Fano ognuno ha cercato di dare il proprio contributo per far sentire i maratoneti e la maratona ospiti graditissimi e per far scoprire le ricchezze e le bellezze di questo angolo di mondo. ....è già la mia terza ColleMar-athon ....ed ogni volta sempre meglio....grazie a tutti!!!
Liliana Farronato, pettorale 414
Amici della Roma 83, la ColleMar-athon è da fare, le sensazioni che si provano ripagano ampiamente i sacrifici degli allenamenti e della stessa gara.
