La Uisp anche quest’anno ha voluto organizzare una prova del “Vivicittà” all’interno del Penitenziario di Rebibbia e come è accaduto in passato, ha chiesto la collaborazione ad alcune società romane e anche alla Roma 83. Amici della nostra società si sono resi disponibili a sacrificare un pomeriggio lavorativo per essere presenti al via di una gara di dieci km da correre su un percorso ricavato a ridosso dei bracci e delle mura di cinta, in compagnia dei detenuti ai quali era stata concessa la possibilità di gareggiare e questo ci ha fatto veramente piacere.
Ragazzi per lo più molto giovani che stanno scontando pene definitive hanno così potuto vivere insieme a noi, per così dire esterni, un pomeriggio da protagonisti sotto gli occhi dei loro compagni rinchiusi nelle celle, e correre a perdifiato, per una volta, in spazi a loro preclusi. Infatti chi di loro cerca di allenarsi regolarmente, lo può fare solo nei piccoli campetti riservati “all’aria” e il Vivicittà è l’obbiettivo di un anno intero di impegno sportivo e di comportamenti corretti senza i quali tutto verrebbe precluso. E’ stata una bella festa per tutti e un vero pomeriggio di libertà per alcuni ragazzi ; di tutte le emozioni provate la sintesi è nelle parole di un giovane detenuto che a fatto una riflessione profonda: finalmente sono partito sulla stessa linea degli altri che erano con me. Nella mia vita fuori di qui ho dovuto sempre rincorrere e tante volte sono andato per terra.