A distanza di poco più di un mese dal Trofeo S. Ippolito siamo tornati a Fiumicino per correre questa “mezza” organizzata dal G.S. Isola Sacra che ha avuto riconosciuto lo status di Gara Nazionale di corsa su strada da parte della Federazione. Sono stati oltre duemila i classificati e proprio per la mancanza di premi in denaro per i primi classificati si è assistito a una bella competizione tra atleti della categoria Amatori, con l’equilibrio di valori tecnici che viene solitamente sopraffatto dalla presenza di top runners.
Noi della Roma 83 non eravamo tantissimi ma la distanza da correre era di quelle impegnative e non per tutti la Mezza Maratona rientrava nei programmi. Non sono però mancate le soddisfazioni visto che tra le prime cinque atlete classificate si sono inserite Salvatori e Pontieri che hanno corso forte e con estrema sicurezza nonostante ci fossero in gara atlete del calibro di Giustina Menna (la vincitrice) e Roberta Boggiatto. La sorpresa è stata una atleta del G.S. Cat Sport, Gallo M. Laura, una ragazza quarantenne sconosciuta ai più che si è subito inserita nel gruppetto di testa e ha tenuto fino in fondo classificandosi al terzo posto con un ottimo 1h 22’. Complessivamente i risultati cronometrici dei nostri rappresentanti sono stati veramente lusinghieri, con diversi primati personali realizzati su di una distanza così impegnativa e su di un percorso benché pianeggiante, a tratti esposto al vento. Dal punto di vista organizzativo bisogna riconoscere l’impegno che gli organizzatori hanno messo per accogliere al meglio i tanti atleti presenti. Buona la logistica grazie all’utilizzo del bellissimo Palazzetto dello sport e ben curati i ristori compreso quello di fine gara con tante cose da bere e da mangiare per tutti. Quello che ha lasciato a desiderare è stata la scarsa collaborazione da parte di troppi automobilisti che sono riusciti ad infilarsi nel percorso, specialmente nel tratto finale poco controllato dalla polizia locale, causando degli evidenti pericoli per gli atleti. Ci rendiamo conto che una gara così lunga impegna la rete stradale cittadina per molto tempo e spesso la chiusura totale al transito automobilistico non è possibile da realizzare ma non è neanche pensabile che gli atleti si debbano trovare di fronte un furgoncino che viaggia velocemente in direzione opposta puntando verso di loro. Alla fine tutto è filato liscio e non ci sono stati incidenti ma in una “Gara Nazionale” non si possono far correre rischi a chi ha già ha il suo bell’impegno fisico da fronteggiare. Vorremmo poter assistere a gare dove il primo connotato sia la tutela dell’incolumità degli atleti impegnati e agli organizzatori chiediamo sopratutto questo.
