Dopo Giancarlo Moretti e Gianfranco Zeppieri, la Roma 83 sale ancora al Campo Base dell’Everest. Gianfranco con i suoi racconti spesso ci fa rivivere le emozioni condivise con il mitico Presidente Giancarlo quando arrivarono al Campo Base dell’Everest e successivamente si arrampicarono sull’ Island Peak a 6189 mt. Manuel Montesi ci racconta la sua avventura fatta in compagnia di Patrizio De Santis e Stefano Mosca
27/28-09-2013: ROMA – DOHA – KATHMADU Partiamo alle 22:40 da Fiumicino con un volo Qatar Airways, io, Patrizio e Stefano. La nostra prima tappa sarà Doha in Qatar dopo un volo di 4h30’ per uno scalo di quasi 4 ore. Dopo esserci riposati in aeroporto finalmente alle 9:30 parte il nostro secondo volo.
Alle 16:50 atterriamo, siamo a Kathmandu. Perdiamo 45’ in aeroporto per ottenere il nostro visto di ingresso, ma poi una volta usciti incontriamo subito Rabi, il titolare della nostra agenzia di trekking (Adventure Discovery Treks). Ci accompagnano all’hotel dove trascorreremo la nostra prima notte, l’Hotel Nepalaya in Thamel, il quartiere turistico nel centro di Kathmandu. Lì facciamo subito il breafing per il trekking che inizierà domani e conosciamo la nostra guida, Gopal. Dopo il breafing ci sediamo per la cena, questa sera mangeremo riso con spezzatino al curry…non male!
29-09-2013: KATHMANDU – LUKLA (2840mt.) – PHAKDING (2660mt.) Ci svegliamo alle ore 7:00 e alle 8:00 facciamo colazione. Appuntamento alle ore 8:30 con Rabi e Gopal, ma lasciamo l’hotel soltanto alle 9:30 dopo aver fatto una breve passeggiata per Thamel. Alle 10:00 siamo nuovamente in aeroporto, ma stavolta nell’affollatissima e caotica sala dei voli interni. Grazie a Gopal riusciamo a fare i nostri biglietti e alle 10:50 finalmente il nostro volo charter da 15 posti parte, destinazione Lukla. Atterriamo nel piccolissimo aeroporto dopo 35’ e, recuperati i nostri bagagli ci fermiamo in un lodge dove incontriamo Ram e Dana, i nostri portatori. Preso un the caldo e sistemati i nostri zaini ci mettiamo in marcia; la nostra guida dice che raggiungeremo Phakding dopo 3h di cammino, ma in 2h30’ circa siamo nel nostro lodge. Pranziamo: chowmein con frittata (noodles) Dopo pranzo ci riposiamo un po’, poi facciamo un giro per il villaggio. Alle ore 18:00 cena: Dal Bhat (zuppa di lenticchie, riso bianco, verdure e patate bollite), pudding al cioccolato e the. D+ 190mt. D- 360mt.
30-09-2013: PHAKDING (2660mt.) – NAMCHE BAZAR (3440mt.) Note calda nei nostri sacchi a pelo da alta quota. La sveglia suona alle ore 6:00 e, dopo aver sistemato i nostri zaini, alle 6:50 siamo nella sala del lodge pronti per la colazione. Mangiamo 2 fette di pane tostato, uova strapazzate, patate bollite e nescafè. Alle 7:35 ci incamminiamo, la temperatura è gradevole e dopo qualche centinaio di metri ci togliamo i pile e procediamo a mezze maniche. Il sentiero procede lungo la valle seguendo il corso del fiume Dodkoshi con continui saliscendi e attraversamenti; dobbiamo passare 5 ponti nepalesi dei quali l’ultimo sospeso a 65mt. di altezza sul fiume. Il tempo è nuvoloso, le cime attorno a noi sono avvolte dalle nuvole; ma dopo neanche 1h di cammino arriva la sorpresa, le nuvole si aprono quel tanto che basta a far apparire alla nostra destra la cima del Thamserku (6608mt.) con tutta la sua imponenza. Fa quasi paura, è un muro di ghiaccio e roccia che si innalza a più di 4000mt. sopra le nostre teste. Proseguiamo la nostra marcia scattando diverse foto fino a che, dopo 2h di cammino incontriamo l’ultimo lodge fino a Namche Bazar e decidiamo di fare una sosta di 10’ per prendere un the. Consumata la nostra bevanda riprendiamo il cammino, ci aspettano ancora circa 600mt. di salita per arrivare a destinazione. Il sentiero prosegue abbastanza monotono una volta attraversato l’ultimo ponte a circa 3000mt. Dopo 4h25’ siamo finalmente a Namche Bazar e prendiamo subito un the caldo e ordiniamo il nostro pranzo: mangio riso bianco e patate schiacciate in abbondanza. Nel pomeriggio Gopal ci insegna un gioco a carte nepalese chiamato Dumbal; poi decidiamo di uscire ad andare a fare una passeggiata per Namche, il villaggio più grande che incontreremo e che vive principalmente di turismo. Alle 18 ceniamo, mangio chowmein al pollo, salsiccette (portate dall’Italia) e pudding al cioccolato. D+ 975mt. D- 230mt.
01-10-2013: NAMCHE BAZAR Stamattina sveglia alle 6:00, il programma prevede di salire all’Everest View, ma ha piovuto parecchio durante la notte e Namche è avvolta dalle nubi. Niente da fare, inutile salire e così ci rimettiamo nei nostri sacchi a pelo fino alle 9:00 quando ci alziamo per fare colazione; mangio 2 fette di pane tostato, frittata e patate ripassate in padella. Fatta colazione saliamo per un centinaio di metri per andare a vedere il Museo Sherpa di Namche. Riscesi ci dedichiamo al bucato e poi pranziamo, io mangio patate ripassate in padella. Dopo pranzo facciamo un giro per Namche e compriamo qualche souvenir fino a che inizia a piovere e rientriamo nel nostro lodge per un the caldo. Più tardi facciamo ancora un giro, poi ceniamo con riso con pollo al curry.
02-10-2013: NAMCHE BAZAR (3440mt.) – DEBOCHE (3710mt.) Ci alziamo alle 6:00, colazione alle 7:00 con 2 fette di pane tostato, frittata, patate ripassate in padella e the. Alle 7:30 siamo pronti per metterci in marcia, c’è nebbia e pioggia debole ma non fa freddo. Il cammino prosegue abbastanza monotono oggi, quasi sempre circondati dalla nebbia, e così dopo quasi 4h raggiungiamo il monastero di Tengboche dove entriamo per una veloce visita. Dopo un altro quarto d’ora raggiungiamo finalmente il nostro lodge a Debuche e prendiamo subito un the caldo per scaldarci. Niente panorami oggi, speriamo che domani finalmente il tempo migliori. Pranziamo con mo mo alle patate e mezzo pancake al miele. Dopo pranzo giochiamo a carte a Dumbal…per quasi 3h con finale lunghissimo Italia-Israele dove io la spunto! A cena io e Patrizio dividiamo un piatto di riso bianco e uno di purè, poi tiriamo fuori dagli zaini salsiccette secche, coppiette e parmigiano che alla fine saranno apprezzati da quasi tutti gli ospiti del lodge! Dopo cena facciamo conversazione con un gruppo di quattro spagnoli di Burgas. D+ 815mt. D- 530mt.
03-10-2013: DEBOCHE (3710mt.) – DINGBOCHE (4410mt.) Ha piovuto tutta la notte e quando alle 6:00 suona la sveglia ancora piove. Ci prepariamo e facciamo colazione alle 7:00 con due toast con marmellata e the. Alle 7:50 siamo in marcia, la pioggia è diminuita e poco dopo cessa, ma la nebbia avvolge ogni cima attorno a noi. Riusciamo dopo 30’ a vedere appena il Kangtega (6685mt.) e l’Ama Dablam (6856mt.) Ci fermiamo giusto per un po’ a Shomare per un the caldo e poi tiriamo dritto fino a Dingboche; riusciamo solo a intravedere la parte basa del Lhotse, ma poco dopo il nostro arrivo inizia di nuovo a piovere. Prendiamo un the e pranzo con del riso bianco. Passiamo il pomeriggio giocando a carte. A cena mangio swiss rosti (purè ripassato in padella con due uova sopra). D+ 700mt. D- 95mt.
04-10-2013: DINGBOCHE (4410mt.) – DINGBOCHE RI (5130mt.) – DINGBOCHE Ieri sera alle 19:00 già nei sacchi a pelo, c’è troppo affollamento e troppo caldo nella sala da pranzo del lodge e la puzza di cherosene rende l’aria irrespirabile. Poco prima delle 6:00 bussa alla nostra porta Ram per dirci che il cielo è limpido, finalmente si vede! Ci sbrighiamo a vestirci e ad uscire e rimaniamo incantati dallo spettacolo che ci si presenta intorno! Vediamo a nord il Lhotse (8516mt.) e l’Island Peak (6189mt.), l’Ama Dablam, il Kangtega, il Thamserku, il Taboche (6542mt.) e la cima del Cholatse (6440mt.). Rimaniamo quasi un’ora fuori al freddo ad ammirare l’alba sulle cime e a fare fotografie, poi entriamo per la nostra colazione a base di toast con marmellata e the. Nel frattempo cala di nuovo la nebbia. Fatta la colazione ci sistemiamo e intorno alle 8:30 ci mettiamo in cammino per la nostra uscita di acclimatamento; la nostra meta è la cima di una “collinetta” a quota 5130mt. sopra il villaggio, il Nangkar Thsang anche detto Dingboche Ri. Raggiungiamo la cima in circa 3h, la quota si fa sentire, ma purtroppo è completamente avvolta dalle nuvole, nevica debolmente e non si vede nulla. Ci fermiamo solo per poco, poi cominciamo a scendere; io e Gopal scendiamo quasi 300mt. correndo poi rallentiamo, si suda troppo così. Impieghiamo 1h per ritornare a Dingboche, poi appena arrivati ci prendiamo un the caldo e ordiniamo il pranzo: riso con frittata. Nel pomeriggio giochiamo un po’ a carte con gli spagnoli poi usciamo per fare un giro e comprare qualche biscotto tipico da sgranocchiare con il the. Il cielo finalmente si riapre un poco e ci regala ancora la vista su qualche cima. Ceniamo alle 18:30, io e Patrizio dividiamo un piatto di riso bianco e uno di purè. D+ 720mt. D-720mt.
05-10-2013: DINGBOCHE (4410mt.) – LOBUCHE (4910mt.) Nebbia, nebbia e ancora nebbia. Niente da fare, anche oggi quando ci alziamo alle 6:00 non si vede nulla. Facciamo colazione come al solito alle 7:00 con chapati (piadina) con marmellata e un the. Alle 7:45 ci mettiamo in marcia, piove anche un po’. Proseguiamo costantemente avvolti nella nebbia con leggera pioggia a intermittenza fino a che, dopo 1h45’, raggiungiamo Thokla e decidiamo di fermarci un po’ per un the caldo. Appena ci rincamminiamo inizia la salita per il Thokla La (un passo a 4820mt.) e comincia a nevicare. Brividi appena arrivati al Thokla La…ma non per il freddo, appena svalicato c’è una distesa piena di chorten, tante pietre tombali dedicata ognuna a persone scomparse su Everest, Lhotse e montagne circostanti, resa ancora più tetra dalle condizioni meteo. Ci fermiamo per poco, il freddo si fa sentire, e in 30’ raggiungiamo Lobuche; abbiamo impiegato 3h40’ camminando con passo lento rallentato dalle colonne di yak che ci procedono e non riusciamo a superare. Appena arrivati prendiamo un the caldo, poi ordiniamo il pranzo, purè con un uovo. Nel pomeriggio gioco a carte con Stefano mentre Patrizio dorme. Fuori nevica bene e sembra non accennare a diminuire. Smette solo prima che faccia buio, verso le 17:00 e si riesce appena a intravedere qualche cima tra cui il Mhera Peak (5849mt.). Ceno con patate arrosto, qualche coppietta e un po’ di parmigiano. D+ 530mt. D- 30mt.
06-10-2013: LOBUCHE (4910mt.) – GORAK SHEP (5164mt.) – EVEREST BASE CAMP (5364mt.) Mi sveglio alle 5:45, un quarto d’ora prima della sveglia e mi alzo, mi affaccio alla finestra e fuori è tutto bianco, ha nevicato anche stanotte. Il cielo è chiaro, mi sbrigo a vestirmi ed esco a fare un po’ di foto con gli altri, che meraviglia! Facciamo la consueta colazione alle 7:00 con due toast con miele e the e alle 7:30 in punto siamo pronti, si parte. Fa freddo ma ci fermiamo continuamente a fare foto, è magnifico lo spettacolo che ci si presenta davanti! Io non sto nella pelle, sono euforico, come un bambino che scopre per la prima volta il mondo e fatico a tenere il passo di Gopal, sono continuamente tentato di superarlo, di correre a scoprire più avanti cosa c’è; la quota sembra non farmi nessun effetto, quasi non la sento. Impieghiamo 2h10’ per arrivare a Gorak Shep dove ci fermiamo a prendere un the e una zuppa di patate e prendere possesso delle nostre stanze nel lodge. Finito di mangiare ci mettiamo in assetto leggero e ci rimettiamo in cammino, destinazione Campo Base dell’Everest (5364mt.). il tempo regge e anzi pian piano si apre sempre di più, è un continuo fermarci a fare foto e ad ammirare incantati lo spettacolo che si presenta davanti ai nostri occhi. Vediamo in ordine: Mehra Peak, Lobuche Est (6119mt.), Lobuche Ovest (6145mt.), Pumo Ri (7165mt.), Lingtren (6749mt.), Khumbutse (6665mt.), Nuptse (7861mt.) e, solo a tratti avvolta dalla nebbia, la piramide sommitale dell’Everest. Arrivati al Campo Base è un continuo scattare foto fino a che, dalla tenda di una spedizione italiana esce un ragazzo, è Federico Colli che sentendo che siamo italiani ci invita molto gentilmente a bere un the nella loro tenda. E’ dal primo settembre che sono lì, lui ed Edmond Joyeusaz, valdostani, e noi siamo solamente i secondi italiani che incontrano. Ci fermiamo per quasi un’ora a chiacchierare con loro nella tenda e ci dicono che sono lì per tentare la salita del Lhotse e la prima discesa in assoluto con gli sci. Ci concedono un paio di foto, dopodiché la nostra guida ci richiama, è ora di tornare a Gorak Shep. Rientriamo al lodge intorno alle 15:30 e prendiamo subito un the caldo e mangiamo parmigiano e salsiccette secche. Attendiamo la nostra cena alle 18:30 chiacchierando nell’affolatissimo lodge. Mangio purè con un uovo, poi prendo un the caldo alla menta finito il quale vado in stanza e mi preparo per la notte, domattina partenza prevista alle ore 5:00 per salire sul Kala Patthar, una “cimetta” di 5643mt. che sovrasta Gorak Shep. D+ 547mt. D- 326mt.
07-10-2013: GORAK SHEP (5164mt.) – KALA PATTHAR (5643mt.) – PANGBOCHE (3930mt.) Ho dormito pochissimo stanotte nonostante alle 19:30 eravamo già nei sacchi a pelo. Ha soffiato continuamente vento forte e, quando alle 4:30 suona la sveglia la situazione è ancora uguale. Il tempo di prepararci e alle 5:00 siamo fuori, fa freddissimo ma almeno è sereno. Il sentiero è già pieno di puntini luminosi delle lampade frontali di chi è partito prima di noi. Pian piano comincia a fare giorno, spegniamo le lampade frontali; è spettacolare l’alba sui giganti che ci circondano tra i quali spicca l’Everest la cui cima però lentamente si copre. A tre quarti della salita Stefano mi dice: “vai avanti, così cominci a fare foto!”. Non me lo faccio ripetere due volte, inizio a salire con passo veloce incurante della quota. Dopo 1h20’ sono sulla cima del Kala Patthar, faccio fatica a trattenere la commozione, è da diversi anni che sogno di venire in questi posti, tanto che ho un poster proprio con la vista dal Kala Patthar appeso in camera. Inizio a fare foto e video e dopo 15’ arrivano anche Stefano e Patrizio. In tutto rimango in cima 30’, poi scendiamo, fa freddissimo. Ritornati nel nostro lodge prendiamo un paio di the caldi e facciamo colazione con due toast e miele. Dopo colazione sistemiamo gli zaini e ci mettiamo in cammino, la giornata è bellissima ma il vento forte non cessa. Arriviamo fino a Thukla dove ci fermiamo per il pranzo, mangio un piatto di riso bianco e prendiamo un the caldo. Finito il pranzo alle 12:15 riprendiamo subito la discesa, dobbiamo arrivare fino a Pangboche dove giungiamo alle 15:00. Nel pomeriggio facciamo due passi per il piccolo villaggio poi giochiamo a carte aspettando la cena a base di patate arrosto e un pezzo di torta di mele. D+ 730mt. D- 1800mt.
08-10-2013: PANGBOCHE (3930mt.) – NAMCHE BAZAR (3440mt.) Partiamo da Pangboche alle 7:30 dopo la consueta colazione delle 7:00 con tre toast con miele e nescafè. Anche oggi giornata bellissima e calda che ci fa fermare tantissime volte a fare foto, soprattutto quando arriviamo al monastero di Tangboche dove c’è una spettacolare vista su Everest, Lhotse, e Ama Dablam. Dopo circa mezz’ora riprendiamo il cammino, ci fermiamo solo 10’ verso le 11:30 per un the a Kiangjuma, ultimo villaggio prima di Namche Bazar dove giungiamo alle 13:00. Arrivati prendiamo il solito the poi pranziamo, io mangio patate ripassate in padella con due uova. Nel pomeriggio approfittiamo della giornata calda e finalmente facciamo la prima doccia dopo 11 giorni! Ci concediamo giusto qualche minuto di riposo, poi andiamo in giro per i negozi di Namche. Rientriamo per cena ed io mangio purè di patate e pudding al cioccolato con una birra Everest. D+ 530mt. D- 1070mt.
09-10-2013: NAMCHE BAZAR (3440mt.) – LUKLA (2840mt.) Alle 7:45 siamo pronti per l’ultima tappa dopo aver fatto colazione con due toast, due uova fritte, patate ripassate in padella e nescafè. Impieghiamo 5h45’ per arrivare a Lukla sotto un sole caldissimo. Arrivati nel lodge prendiamo una birra Everest e mangiamo finalmente una bistecca al pepe con patate fritte. Nel pomeriggio ci riposiamo un po’ poi facciamo un giro per Lukla. Ceno con pollo arrosto, patate fritte e pudding al cioccolato. D+ 600mt. D- 1165mt.
Manuel Montesi
Lhotse e Island Peak
Lhotse
Al Campo Base Everest con Edmond Joyeusaz e Federico Colli