Nel 1450 Papa Pio II visitò per la prima volta l’area archeologica di Villa Adriana e ne rimase colpito dalla grande bellezza tanto da scrivere sui suoi “Commentarii”: “ Circa al terzo miglio fuori della città (Tivoli) l’imperatore Adriano edificò una splendidissima villa a somiglianza di un gran castello.
Rimangono ancora le volte sublimi e vasti templi, miransi le colonne de’ peristili e de’ portici sublimi, le vestigia delle piscine e de’ lavacri, dove una porzione derivata dell’Aniene rinfrescava un dì gli ardori estivi... l’edera veste ora que’ muri che arazzi dipinti e drappi tessuti in oro coprirono... i serpenti abitano le camere delle regine: tanto caduca la natura delle cose mortali.” La seconda edizione di questa gara ha avuto come scenario principale l’area della Villa, compresa la premiazione che è stata fatta ai margini della grande Tenuta Bulgarini, all’ombra di ulivi secolari e accanto alle imponenti vestigia della Residenza Imperiale. Noi della Roma 83 siamo di casa da queste parti, abbiamo partecipato già alla prima edizione lo scorso 2013 e siamo sempre stati presenti in tanti anche alla gara che si corre a fine Primavera e che inseriamo come ultima prova prima della pausa estiva. Per seguire le Orme di Adriano bisogna avere la forza e il coraggio di correre su un percorso che presenta salite spezza gambe, su stradine sterrate e impervie, come in un vero Trail. Si fatica sul serio anche a volerci correre piano, farci una gara tirata è veramente un atto di grande passione. C’è un aspetto che però non bisogna dimenticare: solo in rare occasioni si concede l’area (non dimentichiamo è “Patrimonio dell’Umanità”) a iniziative diverse dalle visite a pagamento per cui avere il privilegio di poterci correre è una occasione da non perdere. Forse c’è chi ricorderà l’adattamento teatrale delle “Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar che qualche anno fa il Teatro di Roma mise in scena proprio nella zona del laghetto (che noi abbiamo costeggiato di corsa); furono poche repliche per pochi fortunati e attenti appassionati che non si persero la maestosa interpretazione di Giorgio Albertazzi nelle vesti dell’Imperatore. Quelle serate di fine estate furono una cosa magica che neanche la grande scrittrice, autrice del capolavoro immortale, avrebbe potuto immaginare. Chi ha percorso in gara quei metri incantati oggi è stato “Animula Vagula Blandula”. Con vera gratitudine ci complimentiamo con tutti voi.