Le proteine sono le costituenti fondamentali delle nostre cellule e per questo si dice che hanno una funzione strutturale o plastica. Esse sono formate da piccole unità dette aminoacidi. Gli aminoacidi necessari sono 22 ma di questi solo 8 sono considerati essenziali perchè l'organismo umano non è in grado di sintetizzarli (produrli) ma deve prenderli dal cibo. Se uno di questi aminoacidi essenziali non viene assunto con l'alimentazione si preclude automaticamente la formazione delle proteine o dei tessuti contenenti quel particolare aminoacido. Le proteine che contengono tutti e 8 gli aminoacidi essenziali sono complete e vengono definite ad alto valore biologico. Le proteine che si trovano nei prodotti animali come uova, latte o derivati, pesce, e carne sono proteine ad alto valore biologico. Le proteine vegetali, presenti ad esempio nei legumi e nei cereali, hanno invece un valore biologico soltanto discreto perchè carenti di alcuni aminoacidi essenziali. I vari cibi contengono gli aminoacidi in proporzione variabile; con una dieta equilibrata si suppone che l'atleta assuma la quota proteica corretta e quindi tutti gli aminoacidi di cui ha bisogno. Rispetto al sedentario, l'atleta ha però, non solo un fabbisogno accresciuto, ma anche diversificato. In particolare ha bisogno di aminoacidi a catena ramificata. Tre aminoacidi (leucina, isoleucina, valina), che per la loro struttura vengono detti a catena ramificata, hanno una particolare importanza nella sintesi proteica e sono coinvolti nel processo per cui si ottiene energia dalle proteine. Sintetizzando molte ricerche si può affermare che se l'attività non è continua e prolungata nel tempo non c'è nessun bisogno di un'integrazione con aminoacidi ramificati per recuperare lo sforzo. Comunque, gli aminoacidi (ramificati o meno) non hanno nessuna particolare importanza nel miglioramento della prestazione.
Purtroppo molti atleti abusano degli aminoacidi ramificati nella convinzione che "male non fanno". In realtà non è così poiché alte dosi possono alzare notevolmente l'azotemia con conseguente sovraccarico renale. La pratica di usare aminoacidi e integrazione proteica per spingere al massimo le capacità anaboliche dell'organismo deriva dal banale principio: più proteine diamo, più muscoli avremo. Ma l'anabolismo (insieme dei processi metabolici attraverso i quali si assimilano e utilizzano gli alimenti assunti) si crea in seguito a uno stimolo, sia esso uno sforzo massimale, sia esso dovuto alla presenza di sostanze (testosterone, insulina, ormone della crescita) che favoriscono l'anabolismo e che impiegano le proteine assunte. Tralasciando quest'ultima possibilità (l'assunzione ormonale è doping), la prima non può riguardare atleti di sport non di potenza. Infatti in molti sport, tra cui il triathlon, un potenziamento tipo body builder sarebbe del tutto controindicato.
Ricordati che:
Non sono necessarie ogni giorno assunzioni di grandi quantità di proteine, poichè le proteine (e quindi gli aminoacidi) in eccesso non vengono conservate nell'organismo e sovraccaricano il lavoro dei reni
Non è vero che le proteine vegetali (legumi secchi) non possono essere utilizzate: integrate con farinacei, forniscono un'ottima miscela di proteine ad alto valore biologico
L'alternanza delle fonti proteiche sia animali che vegetali ti garantisce un introito di tutti gli aminoacidi necessari
Manuela Ascoli Dottoressa in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche